Adolescente Por sobre ti, virgem adolescente, paira uma sombra sacra. Nada é mais misterioso e adorável e próprio do que tua carne desnuda. Mas na tua veste atenta te enclausuras e afastada moras com a tua graça onde não sabes quem te alcançará. Não eu, decerto. Ao admirar-te andar a tão real distância solto o cabelo sobre o corpo altivo, enleva-me a vertigem. Tu és a criatura lisa e impérvia a quem no respiro
Manuel Bandeira (1886 – 1968) da Libertinagem (1924 – 1930) Belém do Pará Bembelém ! Viva Belém! Belém do Pará porto moderno integrato nell’equatoriale Eterna bellezza del paesaggio Bembelém ! Viva Belém! Città frutteto (Costrinse la polizia a classificare un tipo nuovo di delinquenza: Il lancio dei sassi contro i manghi) Bembelém ! Viva Belém! Belém do Pará dove i viali si chiamano strade Strada d
Carlos Drummond de Andrade (1902-1985) DA LA ROSA DEL POPOLO (A ROSA DO POVO) (1945) RICERCA DELLA POESIA Non fare versi sugli avvenimenti. Non esiste creazione né morte di fronte alla poesia. Davanti a lei, la vita é un sole statico, non riscalda né illumina. Le affinitá, gli avversari, i casi personali non contano. Non fare poesia con il corpo, questo eccellente, completo, confortevole corpo, così avverso al
FERREIRA GULLAR (1930 – ) DA “BARULHOS” (RUMORI) INCIDENTE C’è chi vorrebbe che la sua poesia fosse marmo o cristallo – la mia la vorrei pèsca pera banana a marcire in un piatto e se possibile in un terrazzo dove della gente lavori e parli e da dove si senta il rumore della strada. Oh, magari la poesia marcia! la polpa spaccata esposto l’opposto della voce sgorgando nel piatto il s
MAX MARTINS (1926-2008) DA PARA TER ONDE IR ( Per aver dove andare ) Il calderone Ai sessanta anni-sogno della tua vita (porte che si aprono e chiudono chiudono e aprono corrose) fa’ bollire il grasso e le unghie delle parole il suo liquore ombroso, i tuoi rimorsi-peli Fa’ bollire e rovescia il brodo, infrangi il calderone sotterra il tuo fagiano di giada del futuro il tuo tenero osso del passato A
La capanna Bisogna dirglielo che la tua casa é sicura Che c’é una forza interiore nelle travi del tetto E che penetrante e etereo attraverserai lo stagno E che hai una stuoia E che la tua casa non é un luogo dove restare Ma da dove partire Max Martins, Para ter onde ir (Tr. S.W.) Dovrai ben dirlo un giorno che l’assenza é ciò che più frequenta questa casa e l’ombra è appena un segno delle mani che svanis
Calamo Il calamo era una fragile cannuccia appuntita ad uso scrittorio, da secoli caduta in disuso. Questo libro, è la storia di trent’anni di lavoro poetico; trent’anni in cui la punta del calamo si è quasi squarciata; spesso si è impuntata sul papiro che non voleva più ricevere i suoi graffi.